Fattura elettronica per i forfettari: cosa cambia dal 1° Luglio 2022

Data:

20 Giugno 2022

Tempo di lettura:

4 min

Fattura elettronica per i forfettari: cosa cambia dal 1° Luglio 2022

In arrivo l'obbligo di fattura elettronica per i forfettari: cosa significa e come adeguarsi

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. n. 36/2022, noto anche come PNRR2, l’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari è diventato ufficiale. Già a dicembre scorso sembrava certo che l’obbligo sarebbe stato esteso ai lavoratori autonomi che operano in regime forfettario o di vantaggio entro la fine dell’anno, e così è stato: la nuova norma, pubblicata in Gazzetta lo scorso 30 aprile, si appresta oggi ad entrare in vigore. 

Vediamo allora cosa prevede la nuova normativa sulla fatturazione elettronica e che cambia per i forfettari dal 1° Luglio 2022.

Regime forfettario: cos’è e i requisiti

Le partite IVA in Italia sono poco meno di 5 milioni. Tra queste, circa 1,8 milioni usufruiscono del regime forfettario, cioè di una tassazione agevolata del tipo flat che va dal 5% richiesto alle start-up fino al 15% previsto per le altre attività. 

Per accedere al regime forfettario è necessario innanzitutto rispettare determinate condizioni in materia di entrate e ricavi, o requisiti oggettivi, e cioè:

  • ricavi non superiori a 65.000 euro l’anno;
  • spese non superiori a 20.000 euro l’anno per compensi a collaboratori;
  • reddito da lavoro, pensione o assimilabili non superiore ai 30.000 euro l’anno.

Sono inoltre escluse dalla possibilità di accesso al regime forfettario alcune categorie di professionisti, come quelli associati in forma d’impresa direttamente o indirettamente riconducibili a quella svolta individualmente e quelli che operano principalmente nel campo della cessione di fabbricati. 

Tra coloro che non possono accedere alla tassazione agevolata ci sono anche i professionisti che esercitano l’attività in via prevalente verso un datore di lavoro con cui sono intercorsi rapporti lavorativi negli ultimi due anni, o che presentino nell’anno precedente un reddito da lavoro superiore a 30.000 euro.

Oltre alla tassazione agevolata, chi applica il regime forfettario gode di alcune semplificazioni amministrative, come l’esenzione dall’applicazione dell’IVA e dagli adempimenti ad essa collegati. 

Per chi scatta l’obbligo di fatturazione elettronica

All’inizio dell’anno, soltanto il 10% delle partite IVA forfettarie aveva già deciso di servirsi della fatturazione elettronica, che era rimasta opzionale, perciò il Governo ha deciso di introdurne l’obbligo a partire dal 1 luglio 2022 .

Fino a questo momento, l’esenzione dalla fatturazione elettronica era considerata uno dei vantaggi dell’adesione al regime IVA forfettario: erano rimasti esclusi dall’obbligo anche i produttori agricoli, gli operatori che rientrano nel vecchio “regime di vantaggio” e le associazioni e società sportive dilettantistiche che applicano il regime fiscale 398/91.

Il D.L. n. 36/2022 allarga definitivamente la platea delle imprese tenute ad emettere fattura elettronica anche a chi opera in regime di vantaggio o forfettario e alle associazioni che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale IVA.

Fattura elettronica per i forfettari: come funziona

L’estensione dell’obbligo di fattura elettronica al regime forfettario rientra tra le proposte del Governo per il raggiungimento del traguardo M1C1-1033, uno degli obiettivi specifici richiesti dall’Unione Europea nell’ambito della riforma fiscale.

La disposizione, si legge nel DL pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si applica “a partire dal 1 luglio 2022 per i soggetti che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000, e a partire dal 1 gennaio 2024 per i restanti soggetti”.

Restano esonerati quindi - almeno per quanto riguarda i ricavi del 2022 - coloro che hanno aperto la partita IVA dopo il 1 gennaio 2022 e i professionisti che presentano, per il 2021, ricavi inferiori a 25.000 euro.

Per dare il tempo a tutti di adeguarsi, inoltre, alle nuove categorie soggette alla fatturazione elettronica non verranno applicate le sanzioni amministrative previste dal DL 18 dicembre 1997, n. 471 “se la fattura elettronica è emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione”. Questo almeno per il terzo semestre del periodo d’imposta 2022, che va come di consueto da luglio a settembre.

Forfettari e fattura elettronica: come fare

Emettere una fattura elettronica è piuttosto semplice: la stessa Agenzia delle Entrate mette a disposizione tre diversi modi per emettere le proprie fatture elettroniche, o e-fatture: via web, direttamente sul sito dell’Agenzia con accesso SPID, oppure tramite un software gratuito e app per tablet e smartphone.

Si tratta di una soluzione perfetta per chi emette poche fatture e non ha bisogno di uscire dallo schema del modello prestampato semplice.

Gli autonomi in regime forfettario che invece emettono un gran numero di fatture, o che hanno la necessità di personalizzare le proprie fatture, troveranno certamente più utile l’uso di un software specifico, che consenta la compilazione della fattura secondo le indicazioni tecniche contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 30 Aprile 2018.

Legalinvoice Go! è un software di fatturazione elettronica B2B e PA che consente di emettere fatture elettroniche secondo normativa, di gestirle in maniera semplice e diretta da un comodo gestionale e, cosa affatto scontata, garantisce la conservazione a norma dei documenti fiscali per 10 anni, secondo i termini di legge. Uno strumento accessibile ed estremamente funzionale, che permetterà anche ai professionisti più coriacei di adeguarsi alle novità fiscali del 2022 in poco tempo e senza fatica. Il software non deve essere scaricato ed è accessibile ovunque tramite computer, smartphone o tablet.

 

 

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