Novità proposte Referendum: come firmare con SPID e Firma Digitale

Indicazioni pratiche su come firmare per l'approvazione di una proposta di Referendum

In queste settimane si fanno sentire gli effetti dell'emendamento approvato con il Decreto 77/201, il cosiddetto Decreto Semplificazioni, che ha dato il via libera - a partire da Luglio 2021 - alla possibilità di procedere alla raccolta firme online per l'approvazione dei Referendum, in aggiunta alla classica modalità di raccolta firme nei banchetti. Un emendamento fortemente voluto dall’associazione Luca Coscioni e da Mario Staderini, ex segretario dei Radicali, e che ha visto la luce dopo una battaglia politico-giudiziaria durata due anni.

Si tratta di una svolta davvero epocale, che contribuisce notevolmente al processo di digitalizzazione in Italia, attraverso l'utilizzo di strumenti digitali che certifichino l’identità del cittadino. Gli strumenti a cui si fa riferimento sono lo SPID (identità digitale), la carta d’identità elettronica o i dispositivi per la Firma Digitale.

È stata la stessa Associazione Luca Coscioni ad avviare, insieme a diverse associazioni, movimenti e partiti, la prima raccolta firme in forma digitale per il referendum sull'Eutanasia Legale. Un'iniziativa che ha avuto un enorme successo, tanto che in poche settimane è stata ampiamente superata la soglia minima di 500.000 firme e si discute ora della possibilità di ampliare il tetto minimo di firme richiesto proprio perché le condizioni sono cambiate rispetto a quelle di 50 anni fa, quando era stato stabilito questo limite. A seguire sono state avviate altre raccolte firme che hanno visto una grandissima mobilitazione popolare, come quella per il referendum sulla Legalizzazione della Cannabis (che vede ancora una volta, tra i tanti promotori, l'associazione Luca Coscioni), quello sull'Abolizione della caccia, sulla Giustizia e, ultimo per ordine di tempo, sull'Eliminazione del Green Pass.

Ma come funziona la raccolta firme e come si utilizzano lo SPID e la Firma Digitale per validare il proprio consenso all'istituzione di un referendum? Qui proviamo a rispondere a questi quesiti.

Come si firma per i Referendum con SPID e Firma Digitale

La firma tramite strumenti digitali certificati è semplice e comoda, perché consente ai cittadini di firmare direttamente da casa, senza doversi recare ai banchetti.

La procedura prevede che gli utenti si colleghino al sito ufficiale della proposta di referendum e inseriscano i propri dati (in genere indirizzo email, regione e città in cui si vota) in un form apposito. All'indirizzo email indicato viene poi inviata un'email contenente il link per andare avanti con la firma. Una volta aperto il link, al cittadino viene chiesto di identificarsi con SPID, CIE o la propria Firma Digitale.

Dopodiché viene apposta la propria firma al modulo referendario e, se tutto è andato a buon fine, l'utente riceve un'email di conferma dell'operazione effettuata. Una procedura semplice e immediata, che si svolge all'interno di una piattaforma predisposta da un ente certificatore convenzionato con l’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid).

Va detto che il processo è leggermente diverso nel caso del Referendum No Green Pass, perché la raccolta firme non si svolge all'interno di una piattaforma gratuita, e di conseguenza non è sufficiente accedere con il solo SPID, ma è indispensabile la Firma Digitale e un secondo strumento, la Marca Temporale, che ha la funzione di associare data e ora certe e legalmente valide al documento firmato.

Bisogna anche ricordare che ci sono due condizioni da rispettare: la prima è che, chi ha già firmato fisicamente presso uno dei banchetti, non deve firmare un'altra volta digitalmente perché altrimenti entrambe le firme vengono annullate; la seconda è che, dopo aver firmato, non è possibile annullare l’operazione, per cui non si può tornare indietro.

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