Titolare effettivo, la comunicazione va effettuata entro l'11 dicembre 2023. Obbligatoria la Firma Digitale

Data:

16 Novembre 2023

Tempo di lettura:

3 min

Titolare effettivo, la comunicazione va effettuata entro l'11 dicembre 2023. Obbligatoria la Firma Digitale

Chi è il titolare effettivo d'impresa, come individuarlo e come inviare la comunicazione al Registro Imprese

È di recente introduzione l'obbligo della comunicazione del titolare effettivo d'impresa, riservato a tutti gli amministratori di società e di persone giuridiche private e i fiduciari dei trust. Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 55 del 2022 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2022) ha stabilito infatti che il titolare effettivo va comunicato al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio per via telematica, attraverso la firma digitale.

Quest'anno il termine ultimo per effettuare la comunicazione è l'11 dicembre 2023.

Ma facciamo un passo indietro e vediamo chi è il titolare effettivo d'impresa, perché ha quest'obbligo e come inviare la comunicazione al Registro Imprese.

Chi è il titolare effettivo d'impresa e come individuarlo

Per titolare effettivo d'impresa si intende, secondo il decreto n. 55 del 2022, "la persona o le persone fisiche che, in ultima istanza, possiedono o controllano il cliente nonché la persona fisica per conto della quale è realizzata un'operazione o un'attività" nel caso di società, fondazioni o istituti giuridici (trust).

Nello specifico, nel caso delle società, il titolare effettivo è chi possiede l’impresa oppure chi controlli, direttamente o indirettamente, la direzione dell’azienda. Nel caso di fondazioni e trust che distribuiscono fondi, invece, il titolare effettivo può essere definito in base a tre criteri:

  • se i beneficiari dell’attività sono già determinati, titolari effettivi sono le persone fisiche beneficiarie di almeno il 25% del patrimonio dell’entità giuridica;
  • se i beneficiari ultimi non sono stati ancora determinati, titolari sono considerate le categorie di persone nel cui interesse agisce l’impresa;
  • nel caso di persone fisiche che esercitino il controllo su almeno il 25% del patrimonio dell’entità giuridica, quelle vengono considerate i titolari effettivi.

Per individuare il titolare effettivo d’impresa esistono dei criteri che vengono applicati "a cascata": se il primo non è soddisfatto si passa al secondo, e poi eventualmente al terzo. I criteri in questione sono:

  • la proprietà: per prima cosa va verificato l’assetto proprietario dell’impresa. Bisogna individuare i proprietari effettivi e chi detiene almeno il 25% della proprietà del capitale societario. Se la proprietà è controllata da un’entità giuridica non fisica, la catena va risalita fino a giungere alle persone fisiche che, in ultimo, risultano beneficiarie dell’attività;
  • il controllo dell’impresa: il titolare effettivo di un’impresa è la persona, o il gruppo di persone, che possiede la maggioranza dei voti in consiglio di amministrazione o esercita la maggiore influenza tra gli azionisti;
  • il criterio residuale: se nè l’assetto proprietario nè quello del controllo della società riescono nell’individuare il titolare effettivo di un’impresa, si ricorre al criterio residuale, che stabilisce che si considera titolare  colui che esercita poteri di amministrazione o direzione della società.

Perché esiste l'obbligo di comunicazione del titolare effettivo d’impresa

 

La verifica del titolare effettivo è uno degli strumenti cruciali nella lotta all’occultamento e al riciclaggio di denaro, perché spesso tali condotte illecite si nascondono dietro fitte strutture societarie che rendono difficile risalire all’identità finale dei beneficiari ultimi delle operazioni in questione.

Ad oggi tutte le imprese devono comunicare la persona fisica che possiede l’azienda, o che in finale risulti beneficiaria dell’attività. La mancata individuazione del titolare effettivo d’impresa costituirebbe, secondo la normativa antiriciclaggio, un indicatore di rischio. 

L’intenzione è pertanto quella di costituire un vero e proprio registro delle persone fisiche, che faccia capo al Registro delle Imprese e quindi alle Camere di Commercio. In questo modo sarà possibile tener traccia delle imprese italiane, ma anche individuare eventuali operazioni illecite in materia di riciclaggio. 

Come comunicare il titolare effettivo con firma digitale

Come dicevamo all'inizio, la comunicazione del titolare effettivo d'impresa va effettuata esclusivamente per via telematica, tramite l’invio della Comunicazione Unica.

Le Camere di Commercio mette a disposizione per tale comunicazione DIREil servizio delle Camere di Commercio per la compilazione delle pratiche telematiche, a cui è possibile accedere con identità digitale SPID

Oltre a DIRE, esistono diversi software e servizi web che permettono di presentare telematicamente la Comunicazione Unica presso lo sportello virtuale delle Camere di Commercio. Tale pratica deve essere obbligatoriamente sottoscritta con Firma Digitale, e quest'anno la scadenza è stata fissata per l'11 dicembre.

È importante sapere anche che la Camera di Commercio ha il dovere di contestare eventuali dimenticanze in tal senso, e può stabilire delle sanzioni fino a un massimo di 1.032€ per la mancata comunicazione del titolare effettivo.

 

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