Fatture semplificate, sale da 100 a 400 euro il limite
21 Maggio 2019
Sale da 100 euro a 400 euro il limite entro cui professionisti e imprese potranno emettere la fattura in modalità semplificata.
Sale da 100 euro a 400 euro il limite entro cui professionisti e imprese potranno emettere la fattura in modalità semplificata. La novità è in arrivo con il DM 10 maggio 2019, firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e in fase di pubblicazione.
Il vantaggio della fattura semplificata è l’indicazione di un minor numero di informazioni rispetto a quella ordinaria. Il committente può essere indicato solo col numero di Partita Iva o con il codice fiscale, senza dover inserire i dati anagrafici completi.
È inoltre possibile annotare solo la descrizione dei servizi resi e indicare l’ammontare complessivo del corrispettivo invece della distinta esposizione di imponibile e imposta.
La fattura in modalità semplificata è vietata per le cessioni intracomunitarie e per talune tipologie di operazioni non soggette a Iva per difetto del requisito della territorialità.
Le disposizioni comunitarie sull’Iva, adottate con la direttiva 2006/112/UE, modificata dalla direttiva 2010/45UE, sono entrate in vigore in Italia a partire dal 2013 (per effetto della Legge di Stabilità 2013).
La norma ha stabilito che era possibile adottare un sistema di fatturazione semplificata per importi fino a 100 euro, ma ha lasciato ai Paesi membri la possibilità di elevare questo limite. L’Italia ha così deciso di portarlo a 400 euro.
Per le fatture rettificative è invece sempre possibile l’emissione in modalità semplificata senza limiti di importo.
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