Startup Innovativa: cos’è, requisiti e agevolazioni

Data:

29 Luglio 2024

Tempo di lettura:

5 min

Startup Innovativa: cos’è, requisiti e agevolazioni

Tutto sulle startup innovative: cosa sono, quali requisiti devono rispettare e quali sono le agevolazioni per queste imprese

La startup innovativa è una particolare forma di società di capitali introdotta nell’ordinamento italiano con il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, noto anche come “Decreto crescita 2.0”. 

Il provvedimento, volto a favorire lo sviluppo tecnologico e l’imprenditorialità giovanile, garantisce importanti agevolazioni alle aziende che sviluppano prodotti e servizi innovativi o ad alto valore tecnologico per i primi 5 anni dalla loro costituzione.

Startup innovative: cosa sono

Le startup innovative sono società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, italiane o con almeno una sede in Italia, cha hanno come oggetto sociale prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.

Per essere considerata una startup innovativa, e quindi accedere alle diverse agevolazioni previste dalla Legge, l’azienda deve rispettare determinati requisiti, che vanno da modalità e tempi di costituzione della società al fatturato annuo, che non può superare i 5 milioni di euro.

Una volta verificato il possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa, l’azienda deve richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle startup innovative del Registro delle Imprese. La startup riconosciuta può godere dei benefici previsti per 5 anni a partire dalla data di costituzione, dopodiché ha la possibilità di trasformarsi in PMI innovativa. 

Start up innovative: esempi e tipologie

Nonostante abbiano molte caratteristiche comuni, le startup possono essere molto diverse una dall’altra. Ci sono quelle che nascono per diventare aziende enormi, le cosiddette scalable, e quelle che restano per tutta la loro durata piccole imprese, quelle che sono destinate ad essere acquisite dai colossi tech e quelle che sono la realizzazione più pura di una passione personale che diventa impresa.

In un celebre articolo apparso sul Wall Street Journal nel 2013, Steve Blank elencava 6 diversi tipi di startup che riescono ancora oggi a delineare in maniera chiara l’orizzonte entro cui si collocano le startup innovative.

Secondo la classificazione di Blank, una startup può essere:

  • legata al Lifestyle: questi imprenditori “vivono la vita che amano, non lavorano per nessuno se non per se stessi e perseguono la loro passione personale”;
  • una piccola impresa, spesso a conduzione familiare, che crea posti di lavoro sul territorio pur restando di dimensioni contenute;
  • un business scalabile: è quello che puntano a costruire gli imprenditori della Silicon Valley: lo sono state per esempio Google, Skype, Facebook e Twitter;
  • una buyable startup: sono imprese ad alto potenziale di crescita che diventano attraenti per i colossi del settore, che spesso finiscono per acquisirle;
  • un’impresa a vocazione sociale, ovvero che si occupa di assistenza sociale e sanitaria, educazione, tutela dell’ambiente e patrimonio culturale;
  • una grande società destinata a crescere ancora, che può scegliere di investire in altre startup più piccole attraverso i Corporate Venture Capital (o CVC).

Le tipologie proposte da Blank non bastano a definire una startup innovativa: per essere tale, come abbiamo visto, una società deve sviluppare e commercializzare prodotti e servizi innovativi o ad alto valore tecnologico. 

Per fare un esempio pratico, una piccola pasticceria può essere considerata una startup ma è probabile che non abbia i requisiti sostanziali per essere una startup innovativa. Al contrario, una piattaforma online o un’azienda che punta a introdursi nella filiera aerospaziale è probabile che possiedano tutti i requisiti per poter beneficiare delle agevolazioni.

Start up innovative: requisiti

Per beneficiare dei vantaggi di una startup innovativa è necessario che l’azienda rispetti i seguenti requisiti:

  • è costituita da non più di 5 anni;
  • è residente in Italia o in uno dei Paesi EU, purché abbia una filiale o sede produttiva in Italia;
  • ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo o la commercializzazione di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico;
  • non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • non distribuisce e non ha distribuito utili;
  • ha un fatturato annuo inferiore ai 5 milioni di euro (a partire dal secondo anno di esercizio e per tutta la durata dei 5 anni);
  • non è stata costituita da una fusione o scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o ramo di azienda.

Inoltre, la società deve possedere almeno uno dei seguenti requisiti sostanziali:

  • le spese destinate alla Ricerca e Sviluppo sono pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione;
  • impiega lavoratori altamente qualificati: almeno un terzo degli impiegati ha conseguito o sta conseguendo un dottato di ricerca, oppure due terzi dei collaboratori hanno conseguito una laurea magistrale;
  • è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto, oppure titolare di un software registrato.

Per beneficiare dei vantaggi destinati alle startup innovative, l’impresa deve iscriversi al Registro Start up Innovative, una sezione speciale del Registro delle Imprese.

Agevolazioni per le startup innovative: quali sono?

Le agevolazioni previste per le startup innovative si applicano a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese per un massimo di 5 anni a partire dalla loro data di costituzione.

Tra i diversi vantaggi destinati alle giovani imprese ad alto tasso tecnologico, vi sono:

  • accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI;
  • possibilità di trasformare l’azienda in PMI innovativa senza soluzione di continuità;
  • esonero dal pagamento di diritti camerali e imposte di bollo;
  • incentivi dedicati Smart & Start Italia, che finanziano progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro;
  • servizi di internazionalizzazione delle imprese (ICE);
  • possibilità di adottare una disciplina del lavoro flessibile;
  • deroghe alla disciplina societaria;
  • accesso alla procedura semplificata di fallimento Fail Fast;
  • modalità semplificate per l’assunzione di personale altamente qualificato e per la fruizione del credito d’imposta.

Le startup innovative a vocazione sociale (SIAVS), ovvero che si occupano di assistenza, educazione e tutela dell’ambiente, possono contare su benefici fiscali ancora più vantaggiosi in quanto sono per definizione caratterizzate da ritorni d’investimento inferiori rispetto ad altre tipologie di società innovative.

Investimenti start up innovative: incentivi fiscali de minimis

Uno dei principali vantaggi destinati alle imprese innovative riguarda il meccanismo di detrazione per gli investimenti effettuati nel capitale sociale dell’azienda.

Fino al 2019, in base alla Legge di Bilancio 2017, si poteva beneficiare di una detrazione del 30% su un investimento massimo di 1 milione di euro. Tale misura è stata rafforzata con il DL 34/2020, il cosiddetto Decreto Rilancio, che ha portato la detrazione massima per chi investe in startup innovative al 50% (a partire dal 1° gennaio 2020).

Le agevolazioni, concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” (Regolamento UE n. 1407/2013), consistono quindi in una detrazione IRPEF del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale sociale di startup innovative o PMI innovative.

L’investimento può essere effettuato direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative o PMI innovative. C’è un unico requisito per beneficiare degli incentivi fiscali: l’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni.

L’investimento agevolabile ammonta a un massimo di 100mila euro per ogni periodo di imposta (300mila per le PMI innovative). Oltre tale limite, ma sempre entro la soglia di 1 milione di euro, l'investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d'imposta.

Start up innovative: i requisiti e le agevolazioni

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