Registro imprese: quali sono gli obblighi PEC per le imprese

PEC
Data:

07 Aprile 2021

Tempo di lettura:

3 min

Registro imprese: quali sono gli obblighi PEC per le imprese

La comunicazione dell’indirizzo PEC al registro delle imprese

Il Registro delle Imprese, previsto già dal Codice Civile nel 1942 e divenuto di fatto obbligatorio nel 1997, è un registro digitale cui sono tenute ad iscriversi tutte le imprese italiane e tutti gli enti aventi sede in Italia che esercitano attività economica rivolta a terzi.

Il registro è pubblico, ed è tenuto dalle Camere di Commercio italiane. Risale a pochi mesi fa l’ultima svolta normativa, che prevede l’obbligatorietà dell’iscrizione della PEC a registro e multe severe per chi omette tale informazione.

Cos’è il registro delle imprese e a cosa serve

Nel momento in cui si costituisce un’impresa economica, sia essa una ditta individuale, una grande Srl o un’associazione che prevede - da statuto - l’attività commerciale rivolta a terzi, è obbligatorio iscrivere l’impresa presso il pubblico registro delle imprese.

Le uniche tipologie d’impresa che non sono soggette a tale obbligo sono quelle costituite dai lavoratori autonomi con partita IVA e dai professionisti - anche in associazione - afferenti ad ordini professionali come quello degli architetti o degli avvocati. 

Per il resto, si tratta di un obbligo che ricade anche su categorie generalmente peculiari come quelle degli imprenditori agricoli e delle imprese artigiane - per cui sono state istituite delle sezioni “speciali” interne al registro.

Le imprese sono tenute dunque a comunicare alla Camera di Commercio il possesso di tutti i requisiti necessari all’iscrizione, tra i quali la data di costituzione e la struttura dell’impresa, l’attività svolta ed il codice fiscale.

Andranno comunicate ed iscritte nel registro anche modifiche quali cessazione, liquidazione, fallimento dell’attività ma anche variazioni delle cariche sociali o di sede dell’impresa.

Dalla consultazione del registro si possono così ottenere:

  • Gli elenchi delle imprese - ad oggi sono più di 6 milioni le imprese iscritte nei registri italiani;
  • I certificati e le visure ordinari e storici di ogni impresa;
  • Le copie di atti pubblici e bilanci;
  • L’indirizzo PEC delle imprese.

La comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata alla Camera di Commercio è divenuto obbligatorio con il Decreto Semplificazioni del Settembre 2020. Vediamo dunque quali sono gli obblighi PEC per le imprese.

L’obbligo di comunicazione della PEC al registro delle imprese

Il Decreto Semplificazioni, convertito nella legge 120 dell’11 settembre 2020, dispone l’obbligatorietà della comunicazione della PEC al Registro delle Imprese.

In realtà, tale comunicazione era obbligatoria per le società e le imprese individuali già dal 2012. Ciò che è cambiato, e radicalmente, è il sistema sanzionatorio: se prima la mancata iscrizione della PEC a registro comportava una semplice sospensione nelle comunicazioni con la PA, ad oggi la questione si è fatta assai più seria.

La nuova normativa prevede per la mancata comunicazione della PEC al registro delle imprese una multa che può arrivare a oltre duemila euro, nonché l’attribuzione coatta di un domicilio digitale da parte della Camera di Commercio.

È bene sapere, infatti, che l’obbligo della PEC nel registro delle imprese è dovuto al fatto che la PEC italiana corrisponde a tutti gli effetti al domicilio digitale dell’impresa, come da Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature, UE n° 910/2014).

La legge 120 imponeva alle imprese di regolarizzare la situazione delle comunicazioni al registro delle imprese entro il 1 Ottobre 2020. 

Come registrare la PEC al registro delle imprese?

La buona notizia è che mettersi in regola - seppur in ritardo - è davvero semplice, fatto salvo che il possesso della PEC costituiva obbligo di legge già prima ne che divenisse obbligatoria l’iscrizione a registro.

Come comunicare la PEC al registro imprese, dunque? La comunicazione dell'indirizzo PEC al registro delle imprese è gratuita: non prevede il pagamento di bolli né di diritti di alcun tipo, e va effettuata telematicamente, con procedura semplificata sul portale del registro delle imprese o presso il proprio fornitore di servizi. 

Se hai difficoltà o semplicemente non vuoi perdere tempo Ufficio Camerale offre un servizio dedicato a tutte le aziende per effettuare la procedura di comunicazione PEC. 

Ovviamente il domicilio digitale iscritto al registro deve essere un indirizzo PEC attivo e funzionante. Nel caso in cui si sia in possesso di una PEC scaduta sul registro delle imprese, allora sarà necessario - a norma di legge - aggiornare il parametro, esattamente come si farebbe per una modifica dell’assetto societario.

È bene in ultimo sapere che sono soggetti all’obbligo di comunicazione PEC al registro anche i curatori e i commissari liquidatori e giudiziali nominati tramite procedure concorsuali. In questi casi, la comunicazione della PEC va fatta entro 10 giorni dalla nomina. 

 

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