Cosa sono le procedure concorsuali e come cercarle nel Registro delle Imprese

Data:

29 Novembre 2021

Tempo di lettura:

4 min

Cosa sono le procedure concorsuali e come cercarle nel Registro delle Imprese

Procedure concorsuali: quali sono, a chi si applicano e come verificare che un'impresa non sia interessata da procedimenti fallimentari

Quella di verificare lo stato di salute delle imprese sta diventando una pratica sempre più comune, quando si tratta di entrare in contatto con una nuova realtà affinché diventi cliente, fornitore o partner della propria azienda.

In tale contesto, le criticità potenziali maggiori riguardano l’affidabilità creditizia, ovverosia la capacità dell’impresa di rispondere alle obbligazioni contratte: in tal senso, la verifica di eventuali procedure concorsuali, in atto o concluse, è uno strumento di fondamentale importanza. 

Procedura concorsuale: significato e finalità

La procedura concorsuale è un particolare strumento adottato dall’ordinamento italiano allo scopo di gestire le situazioni di crisi di un’impresa che non possono essere risolte con il semplice pagamento di un debito. 

Quando un’azienda si trova nella condizione per cui non è più in grado di far fronte agli impegni pregressi, infatti, le conseguenze della crisi possono provocare effetti a cascata su tutti i soggetti che abbiano interagito nel tempo con essa.

Proprio per questo motivo, esistono degli specifici strumenti pensati per gestire la crisi dell’impresa in maniera tale da limitare il più possibile i potenziali danni inferti ai portatori d’interesse e a tutto quanto si muove all’esterno dell’azienda in difficoltà. 

Cosa si intende per procedura concorsuale, quindi? Si parla di procedura concorsuale in presenza di procedimenti che limitano l’autonomia dell’imprenditore, a cui vengono sottratti dei beni patrimoniali oppure l’amministrazione dell’impresa che viene delegata ad un soggetto superiore con il compito di supervisionare la gestione dell’impresa insolvente.

Le procedure concorsuali possono essere indirizzate alla conservazione dell’azienda, e quindi al riposizionamento della stessa sul mercato, oppure alla liquidazione dei beni.

Procedure concorsuali: quali sono?

La legge italiana prevede diverse procedure concorsuali:

  • il fallimento: la procedura di fallimento è volta a soddisfare i creditori dell'impresa in crisi tramite la liquidazione del patrimonio dell’imprenditore, che viene ripartito tra i creditori.

La legge fallimentare prevede che la procedura fallimentare si attui soltanto laddove la situazione dell’impresa presenti una difficoltà strutturale, non soltanto transitoria, “a soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni” (Corte di Cassazione, n. 4789/2005).

  • il concordato preventivo: tale procedura può evitare il fallimento dell’azienda, a fronte del pagamento parziale dei debiti contratti, e può essere perseguita solo a fronte di determinati presupposti. Il debito totale non deve superare i 500mila euro, e l’attivo patrimoniale dell’impresa non può superare i 300mila euro per i tre esercizi precedenti il deposito dell’istanza.
  • la liquidazione coatta amministrativa: è un’alternativa al fallimento che prevede la liquidazione dei beni dell’impresa al fine di soddisfare i creditori. 

Si applica perlopiù ad enti ed aziende a controllo pubblico, di pubblica utilità o che operano con risorse della collettività, in quanto il suo scopo prioritario è quello di tutelare gli interessi dello Stato, in un certo senso considerato come primo creditore, e dei cittadini.

  • l’amministrazione straordinaria: si applica alle aziende con almeno 200 lavoratori subordinati che abbiano buone prospettive di superare la crisi e tornare sul mercato.

Il Ministero delle Attività produttive nomina a quel punto un commissario straordinario chiamato ad amministrare la società nell’ottica di un suo risanamento. Il commissario può scegliere se ristrutturare l’azienda oppure venderla.

Le procedure concorsuali sono procedure giudiziali generali, ovvero riguardano tutto il patrimonio del titolare dell’impresa, e collettive, cioè coinvolgono tutti i creditori dell’azienda in stato di insolvenza o in crisi, secondo un principio di par condicio creditorum per cui tutti i creditori hanno diritto ad essere liquidati.

Procedure concorsuali: presupposti oggettivi e soggettivi

L’accesso ad ognuna delle procedure concorsuali sopra illustrate richiede la soddisfazione di determinati requisiti: oggettivi, ovvero relativi allo stato di salute dell’impresa, e soggettivi, riguardanti cioè un ordine di misura entro il quale sia possibile applicare la procedura.

Se i presupposti oggettivi individuano le specifiche circostanze in cui deve trovarsi l’impresa, quindi, i presupposti soggettivi indicano quali imprese possano o meno accedere alle singole procedure.

Per esempio, per poter essere soggetti a dichiarazione di fallimento, le dimensioni dell’impresa devono essere tali da presentare investimenti per oltre 300.000 euro nell’azienda ed un fatturato lordo che negli ultimi tre anni di esercizio superi una media di 200.000 euro annui.

Al di sotto di simili dimensioni, si parla di “imprenditori non sottoposti al fallimento”: in breve i piccoli imprenditori, i professionisti e gli agricoltori non possono fallire, come anche gli Enti Pubblici, in quanto non soddisfano i presupposti soggettivi della procedura di fallimento.

Quali imprese sono soggette a procedura concorsuale

Non soltanto il fallimento, ma anche le altre procedure concorsuali sono soggette a specifici presupposti soggettivi. Possono accedere alla procedura di concordato preventivo le medesime aziende soggette a fallimento, che rispettino quindi determinate dimensioni. 

Quanto all’amministrazione straordinaria, è destinata alle grandi aziende, ovverosia a quelle che abbiano un numero di dipendenti superiore a 200 unità da almeno un anno e che siano esposte per almeno due terzi sia del patrimonio attivo sia dei ricavi dell’ultimo esercizio.

L’amministrazione straordinaria non si applica alle società cooperative. Per le imprese soggette a fallimento che hanno più di 500 dipendenti ed un debito superiore a 300 milioni di euro è stata introdotta l’amministrazione straordinaria speciale, più veloce dell’ordinaria.

Come verificare lo status di un’impresa in visura

Quando parte un procedimento di procedura concorsuale, l’impresa assume, all’interno del Registro delle Imprese, un determinato status: ciò significa che è possibile verificare, tramite visura camerale, se un’azienda sia in stato di fallimento, amministrazione straordinaria, concordato o liquidazione dei beni.

Nella sezione "Scioglimento, procedure concorsuali, cancellazione" è possibile trovare tutti i dati relativi a:

  • l’identità della persona, fisica o giuridica, coinvolta nel procedimento;
  • il tipo di procedura concorsuale avviata;
  • le date di apertura e di eventuale chiusura della pratica;
  • il nome del curatore fallimentare, liquidatore o notaio;
  • i riferimenti della registrazione dell’atto.

La visura camerale si conferma così lo strumento fondamentale per conoscere lo stato di salute di imprese partner, clienti o fornitori della propria azienda. 

Il servizio eventi negativi plus di Ufficio Camerale consente di ottenere, in pochi minuti e in un unico documento, il dettaglio di tutti gli eventuali protesti o procedure relative all’impresa, nonché la verifica dell’avvenuto ricorso alla CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) e, nel caso di persone giuridiche, la verifica di eventuali sequestri di quote di partecipazione.

 

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Procedure concorsuali: cosa sono e come verificarle

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