PEC obbligatoria per gli Automobilisti: cosa c’è da sapere

PEC
Data:

04 Novembre 2020

PEC obbligatoria per gli Automobilisti: cosa c’è da sapere

Presto la PEC potrebbe diventare obbligatoria per alcune categorie di automobilisti

 

In seguito alla proposta di una modifica al Codice della strada da parte del CNEL (o Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), l’obbligo per gli automobilisti di dotarsi di una PEC (Posta Elettronica Certificata) si profila come uno scenario sempre più realistico.

Si tratta di un’iniziativa che nasce dalla necessità di far risparmiare tempo e denaro, facilitando la comunicazione di multe e contravvenzioni, che in questo modo diventerebbe sempre più rapida ed efficace.

Ad essere già realtà, dal 1° Ottobre 2020, è invece l’obbligo di PEC per alcuni lavoratori, in particolare imprenditori e professionisti, che la utilizzano per comunicazioni di carattere professionale.

Ma quali sono le caratteristiche della PEC e in cosa consistono le modifiche al nuovo codice della strada?

PEC e domicilio digitale: di cosa stiamo parlando

Iniziamo con il chiarire che cos’è la PEC.

Per Posta Elettronica Certificata si intende una comunicazione che ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno e che, in base alle disposizioni dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), coincide con ciò che la normativa europea indica come domicilio digitale

In questi mesi si è parlato tanto di questo tema perché, come dicevamo sopra, dal 1° Ottobre in Italia è stata resa obbligatoria per imprese e professionisti la comunicazione del proprio domicilio digitale.

Di conseguenza, l’estensione dell’obbligo della PEC agli automobilisti potrebbe essere vista come un’evoluzione naturale del processo di digitalizzazione delle pratiche amministrative e burocratiche dell’AgID. 

Non si tratta comunque di una novità inaspettata, considerato anche che è già dal 2018 che si possono ricevere multe e contestazioni relative al codice della strada via PEC. Questo è infatti possibile per tutti quelli che rendono noto il proprio domicilio digitale al momento della contestazione o per aziende e privati il cui domicilio sia disponibile presso i pubblici registri. 

Il nuovo Codice della strada

È ormai da due anni che si parla di modifiche al Codice della strada. Una di queste modifiche riguarda proprio l’introduzione della PEC obbligatoria per tutti gli automobilisti, su proposta del CNEL.

L’intenzione è quella di permettere la digitalizzazione di tutto il processo di notifica delle multe, sia per alleggerire i costi della comunicazione, sia per evitare problemi legati a mancate consegne e ritardi.

Ma la vera novità di questa proposta non sta tanto nell’obbligo di comunicazione della PEC (in sede di immatricolazione o revisione del mezzo) per gli automobilisti, quanto nell’essere tenuti a utilizzarla realmente. Difatti, una volta operativa, la PEC diventa il principale strumento di comunicazione tra l’amministrazione ed il cittadino, per cui bisognerà aprirla con la stessa frequenza con cui si controlla il proprio indirizzo di posta tradizionale.

Tra le comunicazioni importanti che passeranno via PEC c’è ad esempio la possibilità del pagamento ridotto della multa entro 5 giorni dalla notifica, o anche la possibilità di presentare ricorso per una sanzione ingiusta: informazioni di indubbia importanza, che non possono certo passare in secondo piano.

Vien da sé che la Posta Elettronica Certificata sia destinata a diventare lo strumento primario per le comunicazioni tra pubblico e privati.

Gli automobilisti come precursori di una rivoluzione digitale?

La rivoluzione digitale a cui oggi si auspica tanto passa sicuramente attraverso novità come quella di cui abbiamo parlato in questo articolo. La modifica all’articolo 80 del codice della strada può essere vista non solo come una rivoluzione per gli automobilisti, ma anche come un pretesto per accelerare quel processo di digitalizzazione delle comunicazioni, in atto ormai da una ventina d’anni.   

Quando la misura si estenderà a tutti gli automobilisti, multe e comunicazioni tramite PEC, evitando così sia le temibili notifiche di avvenuta consegna in cassetta postale sia i sempre affollati sportelli degli uffici postali. 

La ricezione delle notifiche stradali tramite casella PEC invece che tramite la classica raccomandata a r con ricevuta di ritorno sarà certamente un buon banco di prova per tanti. Il fatto che le notifiche passeranno tramite Posta elettronica certificata, così come il resto delle comunicazioni da e per la pubblica amministrazione, determinerà indubbi vantaggi in termini di costi e semplificazione delle procedure.  Non solo: il risparmio è anche monetario, infatti, il cittadino potrebbe risparmiare i 10 euro per l’invio di una raccomandata A/R previsti per ogni contravvenzione.

Tutte le procedure verranno velocizzate e si potrà davvero imparare a prendere maggiore confidenza con la realtà online che ormai - e questi mesi segnati dalla pandemia lo stanno dimostrando - rappresenta il nostro futuro.

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