Come disdire un contratto via PEC

PEC
Data:

22 Luglio 2020

Tempo di lettura:

4 min

Come disdire un contratto via PEC

Breve guida alla disdetta di telefonia, Pay TV e altri contratti tramite PEC

La PEC, Posta Elettronica Certificata, è un tipo di posta elettronica che in base alla normativa italiana (CAD) ed internazionale (eIDAS) conferisce valore legale ad un messaggio email.

 

In particolare, la PEC ha la stessa validità di una raccomandata con ricevuta di ritorno: nell’Art. 48 del Codice per l’Amministrazione Digitale (CAD), è specificato che la data e l’ora di trasmissione e di ricezione di un documento informatico trasmesso tramite PEC sono opponibili ai terzi, acquisendo così pieno valore legale.

È ben lecito, dunque, chiedersi come sia possibile richiedere la disdetta di un contratto tramite PEC, che si tratti di una disdetta Sky o della volontà di abbandonare il vecchio gestore telefonico. 

Come vedremo in seguito, si tratta essenzialmente di trasferire modulistica ed istruzioni fornite dall’azienda erogatrice del servizio che si vuole interrompere dalla carta della raccomandata A/R ai formati elettronici supportati dalle comunicazioni PEC.

Disdetta Sky e Sky Fastweb tramite PEC

Tra le tante utenze che vengono ogni anno disdette nel nostro Paese, un peso statisticamente rilevante va riconosciuto a due aziende leader nel settore dei servizi internet e Pay TV, quali Sky e Fastweb.

Vediamo dunque nel dettaglio come procedere per la disdetta di un contratto Sky, in associazione o meno con i servizi Fastweb.

Come per tutti i contratti in abbonamento, esistono tre tipologie di disdetta Sky:

  • Il recesso: il diritto di recesso non è una vera e propria disdetta, ma coincide con il cosiddetto “diritto di ripensamento”; è sempre gratuito ed è applicabile entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto, soltanto se questa è avvenuto al di fuori di locali commerciali o in remoto;
  • La disdetta prima del termine dell’abbonamento: si può decidere di disdire il proprio contratto anche prima che giunga  a scadenza naturale; in tal caso va considerato che la comunicazione diventa effettiva trascorsi i 30 giorni dall’avvenuta ricezione della richiesta di disdetta, e che tale disdetta non è mai gratuita;
  • La disdetta allo scadere del contratto: l’abbonamento a Sky si rinnova automaticamente, perciò per evitare che si rinnovi è necessario procedere con la disdetta, che va fatta entro 30 giorni dalla data di scadenza del contratto. Generalmente è gratuita, fatta salva la restituzione di tutti i dispositivi forniti in affitto o in comodato da Sky.

In tutti i casi, la documentazione può essere inviata a Sky sia tramite raccomandata A/R sia tramite PEC, all’indirizzo [email protected].

È quindi piuttosto semplice fare una disdetta tramite PEC: andrà solo tenuto a mente di trasmettere, in formato elettronico, gli stessi documenti richiesti per la pratica cartacea, ovverosia:

  • una lettera (o uno dei moduli prestampati disponibili sul sito Sky) contenente tutti i dati anagrafici della persona che ha sottoscritto l’abbonamento e le informazioni relative al contratto;
  • copia di un documento di identità del titolare dell’abbonamento.

Si tratta del medesimo procedimento che avverrebbe con l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, motivo per cui la prassi da seguire è identica a quella descritta dall’azienda erogatrice del servizio per le disdette tramite raccomandata.

Lo stesso processo si può usare per disdire Sky&Fastweb: nel caso in cui si voglia disdire il pacchetto che vede coinvolti entrambi i servizi, sarà sufficiente comunicare a Sky all’indirizzo [email protected]

Se invece si vuole fare la disdetta Fastweb senza toccare l’abbonamento alla Pay Tv, allora l’indirizzo cui inviare la comunicazione è [email protected].

Disdetta del contratto telefonico e ADSL via PEC

Un procedimento molto similare a quello descritto sopra può essere utilizzato per disdire un’utenza telefonica o ADSL, quale che sia il gestore del servizio.

Vediamo dunque nel dettaglio come richiedere la disdetta dei servizi Vodafone, Wind e Telecom comodamente da casa, tramite PEC.

  • Disdetta Vodafone: si può recedere da Vodafone telefonicamente, chiamando il 190, tramite raccomandata A/R oppure via PEC. Nel caso di Vodafone è necessario allegare alla richiesta di disdetta, oltre al modulo e alla copia di un documento d’identità dell’intestatario, anche la copia del contratto sottoscritto con l’azienda. 

Vanno inoltre considerati i costi per una disdetta anticipata del contratto, che vanno dai 35 ai 70 euro, e le penali che Vodafone può applicare per la mancata restituzione di dispositivi come la Vodafone Key o la Vodafone Station. 

Per la disdetta Vodafone  tramite PEC la documentazione richiesta va inviata all’indirizzo [email protected] se si è clienti privati, e a [email protected] se invece si ha un contratto business o con Partita IVA.

  • Disdetta Wind: la disdetta Wind può essere fatta online, nell’area clienti di wind.it, telefonicamente chiamando il 155, oppure tramite la cara vecchia raccomandata con ricevuta di ritorno da indirizzare a WIND Tre SpA Servizio Disdette, Casella Postale 14155, Ufficio Postale Milano 65 (20152, Milano).

Come per ogni altro contratto, è possibile richiedere un recesso anticipato anche tramite PEC, inviando la documentazione richiesta a [email protected].

Oltre al modulo per la disdetta, che può essere sempre sostituito da una comunicazione in carta libera contenente tutti gli estremi del contratto e i dati anagrafici di chi lo ha sottoscritto, andrà allegata alla PEC una copia del documento di identità dell’abbonato. La comunicazione diviene efficace dopo 30 giorni dalla ricezione della stessa. I costi per la disdetta Wind vanno dai 35 ai 65 euro.   

  • Disdetta Telecom: per quanto riguarda i servizi Telecom e TIM, l’azienda consiglia di seguire due canali per la disdetta, quello della raccomandata A/R da inviare a TIM Servizio Clienti Residenziali, Casella Postale 123, 00054 Fiumicino (Roma) e quello del fax (800.000187). Ovviamente è possibile inviare la medesima documentazione per la disdetta anche tramite PEC, all’indirizzo [email protected]

Negli ultimi mesi varie associazioni di categoria hanno denunciato una certa reticenza, da parte di Telecom, ad accettare disdette anticipate richieste tramite PEC.

È molto importante sapere, però, che la PEC è da considerarsi a tutti gli effetti una comunicazione dal valore legale, in cui la data di ricezione è altresì opponibile a terzi in sede di giudizio.

Come è facile dedurre, quindi, disdire un contratto tramite PEC è un procedimento perfettamente sovrapponibile alla disdetta tramite raccomandata A/R. Come spiegato sopra, si tratta semplicemente di trasferire tutta la modulistica dalla carta al formato elettronico della PEC.

Perché e come usare la PEC per la disdetta di un contratto

Se si ha l’intenzione di recedere da un contratto in abbonamento, dunque, le due uniche modalità di disdetta certe e valide per tutti i tipi di contratti sono la raccomandata con ricevuta di ritorno e la PEC.

Ci sono però delle cose che diventa fondamentale sapere prima di optare per la via telematica di disdetta:

  • La PEC ha valore legale soltanto se il mittente del messaggio è un indirizzo PEC: una email qualunque, inviata da un servizio email non PEC, non ha valore legale e spesso non viene neanche considerata dal destinatario;
  • Alla PEC si possono allegare solo alcuni tipi di file: non tutti i formati di file si possono allegare ad un messaggio PEC; nel caso di una disdetta, tutti i documenti andranno caricati in formato PDF o PDF/A. L’unica eccezione consentita, in tal senso, riguarda l’invio di progetti tecnici e disegni, che possono essere trasmessi in formato DWG e JPG.
  • Un messaggio PEC viene generalmente trasmesso nel giro di qualche istante, e la ricevuta di avvenuta consegna ha la stessa identica funzione della cartacea ricevuta di ritorno di una raccomandata postale. 

Inutile dire che il primo, grande vantaggio della PEC è proprio nella rapidità del trasferimento del messaggio: soprattutto se si ha fretta di disdire, è certo che il mezzo elettronico sia più adatto di quello postale. 

Il costo annuo di un indirizzo PEC, inoltre, è poco più alto di quello richiesto per l’invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, motivo per cui si può tranquillamente affermare che la PEC sia un mezzo molto economico, specie per chi invia molte raccomandate nel corso dell’anno.

Nel caso in cui si volesse inviare una PEC ma non si conosca l’indirizzo dell’azienda, è bene sapere che sul sito INI-PEC, di proprietà del Ministero per lo Sviluppo Economico, è possibile ricercare e consultare tutti gli indirizzi PEC delle aziende italiane.

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