CRIF: cos’è e come sapere se si è segnalati

Data:

20 Settembre 2022

Tempo di lettura:

3 min

CRIF: cos’è e come sapere se si è segnalati

Centrale Rischi Finanziari o CRIF: cos’è e come sapere se si è segnalati prima di chiedere un mutuo o un prestito

Quando si chiede un prestito a un istituto finanziario, questo è tenuto a eseguire una serie di controlli sul conto del richiedente: prima di concedere un mutuo o un prestito, le banche verificano l’affidabilità creditizia del cliente attraverso l’acquisizione di informazioni sulla sua condizione economica e patrimoniale.

Questi dati sono presenti nelle banche dati della CRIF - Centrale Rischi Finanziari S.p.A., che gli istituti bancari consultano quotidianamente. Tra le informazioni CRIF ci sono anche eventuali segnalazioni per mancati pagamenti o ritardi nelle rate di mutui o altri finanziamenti, motivo per cui se si è segnalati al CRIF come “cattivi pagatori” è assai probabile che la banca rifiuterà ogni richiesta di finanziamento.

Vediamo allora cos’è la Centrale Rischi Finanziari, come fare a sapere se si è segnalati e come fare per cancellarsi dal CRIF.

CRIF: cos’è e a che serve

La CRIF - Centrale Rischi Finanziari S.p.A. è una società italiana fondata nel 1988 che attualmente gestisce Eurisc, un importante sistema di informazioni creditizie (SIC) che permette alle banche di verificare l’affidabilità dei propri clienti.

Nel database Eurisc sono contenute tutte le informazioni relative a mutui e prestiti concessi a persone fisiche e imprese: è quindi possibile conoscere lo stato dei finanziamenti richiesti in passato dal cliente. 

Nelle banche dati CRIF sono presenti anche le informazioni su carte di credito, cessioni del quinto, leasing e fidi bancari - incluso lo stato di avanzamento dei pagamenti, che gli istituti bancari trasmettono mensilmente. 

I mancati pagamenti e i ritardi nel saldo delle rate di mutui e finanziamenti vengono segnalati al CRIF, e finiscono nelle informazioni a disposizione di banche e istituti di credito. Si può chiedere un prestito anche se si è segnalati al CRIF, ma in quel caso le possibilità di ottenerlo si limitano drasticamente: la soluzione più indicata per ottenere un prestito in casi del genere è quella di ottenere la liquidità richiesta ricorrendo alla cessione del quinto, una particolare forma di credito destinata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati INPS e INPDAP.

Segnalazione CRIF: quanto dura?

A differenza di quanto avviene per le segnalazioni presso la Centrale Rischi di Banca d’Italia, una segnalazione al CRIF resta iscritta nel database per un periodo di tempo determinato, che non può superare i limiti stabiliti dal Codice di Condotta emanato dal Garante per la Privacy.

I dati CRIF possono essere conservati per un massimo di 36 mesi dalla data dell’ultimo aggiornamento, in ogni caso mai per un periodo che superi i 60 mesi dalla data di scadenza del contratto. I tempi di conservazione, comunque, variano a seconda dell’informazione.

Ecco quanto durano le diverse segnalazioni inviate al CRIF:

  • i finanziamenti non rimborsati e gli inadempimenti gravi vengono conservati per 36 mesi;  
  • il ritardo nel pagamento di almeno 3 rate resta segnalato per 24 mesi dalla data in cui viene comunicata la regolarizzazione, a condizione che nei 24 mesi i pagamenti siano sempre regolari;
  • il ritardo su 1 o 2 rate viene conservato nei registri per 12 mesi dalla comunicazione della regolarizzazione, stante la condizione della regolarità dei pagamenti successivi;
  • le richieste di finanziamento rifiutate, ma anche quelle a cui si rinuncia, restano nel database CRIF per 90 giorni;
  • anche i finanziamenti in corso di valutazione sono registrati nel CRIF, e restano visibili per 180 giorni dalla data della richiesta.

CRIF non si occupa soltanto di segnalare i “cattivi pagatori”, ma fornisce un quadro oggettivo sull’affidabilità creditizia del cliente, quindi registra anche i pagamenti regolari e i finanziamenti rimborsati senza ritardi, per un periodo di tempo che può arrivare a 60 mesi dalla data di estinzione effettiva del rapporto di credito. 

Come sapere se si è segnalati CRIF

Per sapere quali rapporti creditizi sono ancora consultabili tramite un controllo CRIF, e quindi sapere se si è segnalati, è sufficiente richiedere una visura CRIF per Persona Fisica, che riporta tutte le informazioni sul proprio conto presenti all'interno della banca dati del Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF.

Nella visura CRIF, che può essere richiesta anche per le persone giuridiche allo scopo di verificare la posizione creditizia di aziende e imprese, sono compresi anche eventuali dati pubblici relativi a tribunali e registri immobiliari sul conto dei soggetti presenti nelle banche dati del SIC.

È bene sapere, però, che mentre i dati presenti nei database CRIF possono essere conservati per un periodo definito, per quelli inseriti nella Centrale Rischi della Banca d’Italia non sussiste alcun limite di tempo, motivo per cui si potrebbe incorrere nel rifiuto di un mutuo o prestito anche dopo la cancellazione dal CRIF.

La cancellazione dal CRIF

I dati contenuti nel CRIF si cancellano automaticamente una volta trascorsi i tempi indicati nel Codice di Condotta: la cancellazione CRIF dopo saldo e stralcio del debito avviene in automatico, senza bisogno di presentare richieste specifiche.

È comunque possibile chiedere di modificare o cancellare i propri dati dal SIC nel caso in cui le informazioni riportate non siano corrette. 

Per ottenere un'integrazione o una modifica di quanto riportato nella visura CRIF, ci si può rivolgere direttamente alla banca o società finanziaria con cui si è stipulato il rapporto creditizio da correggere, che si occuperà di trasmettere la modifica a CRIF.

 

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