Bonus Imprese Turismo, domande entro il 20 aprile

Data:

06 Aprile 2023

Tempo di lettura:

4 min

Bonus Imprese Turismo, domande entro il 20 aprile

Il 20 aprile scade il termine per richiedere il Bonus Turismo 2023: cos’è, chi può richiederlo e come fare domanda online

C’è tempo fino al 20 aprile per richiedere il Bonus Turismo, o FRI-Tur, l’incentivo di Invitalia che punta a migliorare i servizi di ospitalità e ricezione turistica italiani in ottica di sostenibilità e digitalizzazione delle imprese.

Promossa dal Ministero per il Turismo e compresa nel PNRR, l’agevolazione è destinata alle imprese del comparto turistico e fieristico e può essere richiesta per interventi medio-grandi di riqualificazione, manutenzione straordinaria e potenziamento delle infrastrutture da realizzare entro il 2025. 

Bonus Imprese Turismo: cos’è e a chi si rivolge

L’incentivo FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo nel turismo), altrimenti noto come Bonus Imprese Turismo o semplicemente come Bonus Turismo, è un importante strumento previsto dal PNRR per la digitalizzazione e il rilancio della competitività delle imprese culturali e turistiche italiane.

Promosso dal Ministero per il Turismo con l’Avviso pubblico del 5 agosto 2022, il contributo è gestito da Invitalia e ha una dotazione complessiva di 780 milioni di euro, destinati a interventi di riqualificazione e potenziamento delle infrastrutture.

Il Bonus Turismo 2023 si rivolge in particolare a:

  • alberghi e agriturismi;
  • strutture ricettive all’aria aperta;
  • imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico;
  • stabilimenti balneari;
  • complessi termali;
  • porti turistici;
  • parchi tematici, inclusi quelli faunistici.

I progetti per cui si richiede il FIR-Tur devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed avere un costo compreso tra 500.000 e 10 milioni di euro. Esistono però anche ulteriori requisiti che le imprese devono rispettare per accedere al fondo.

Bonus Turismo 2023: i requisiti

Al momento della presentazione della domanda per il Bonus Turismo 2023, le imprese turistiche devono possedere i seguenti requisiti:

  • gestire un'attività turistica o ricettiva;
  • avere una stabile organizzazione di impresa in Italia;
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento; 
  • non trovarsi in stato di liquidazione, anche volontaria, o di fallimento;
  • essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi;
  • essere in regime di contabilità ordinaria;
  • possedere una valutazione positiva del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata dalla stessa banca per il contributo richiesto.

Le imprese operanti nel settore agricolo o della pesca devono adottare un apposito regime di contabilità separata per accedere alle risorse del Bonus Turismo. Sono escluse dal contributo le aziende destinatarie di provvedimenti di revoca, anche parziale, di incentivi nazionali o UE e quelle collegate o associate a imprese che nei 12 mesi precedenti alla richiesta abbiano cessato un’attività simile a quella per cui si richiede il Bonus. 

FRI-Tur, gli interventi ammessi dal Bonus Imprese Turismo

Come stabilito dalla legge n. 233/2021, recante Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Fondo Rotativo Imprese (FRI) per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo concede “contributi diretti alla spesa per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10 milioni di euro”.

Gli interventi ammissibili sono, nello specifico, quelli relativi a:

  • riqualificazione energetica e antisismica degli edifici;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
  • installazione di manufatti leggeri nelle strutture ricettive (cioè prefabbricati come roulotte, camper e case mobili);
  • realizzazione di piscine termali;
  • acquisto e rinnovo degli arredi;
  • interventi per la digitalizzazione definiti all’articolo 9 del Dlgs 31 maggio 2014, n. 83, e cioè siti web, programmi per la vendita diretta di servizi turistici, pubblicità online, servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale e formazione del personale.

Sono esclusi dal Bonus Turismo gli interventi da eseguire in adempimento a norme di legge obbligatorie e quelli che possono condurre a “inefficienze significative nell’uso dei materiali o nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali quali le fonti energetiche non rinnovabili, le materie prime, le risorse idriche e il suolo”.

Bonus Turismo 2023: quanto vale e come viene erogato

Le agevolazioni del Bando Turismo 2023 possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023. Non si tratta di un contributo a fondo perduto, bensì di un incentivo può essere erogato in due forme:

  • come contributo diretto alla spesa, fino al 35% dei costi per gli interventi previsti: viene concesso sulla base degli importi ammissibili, della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento;
  • come finanziamento agevolato al tasso fisso dello 0,50%: concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, il finanziamento deve avere durata minima di 4 anni e massima di 15 anni (inclusi 3 anni di preammortamento), e deve essere abbinato a un finanziamento bancario di pari importo e durata.

Quest’ultimo dev’essere erogato da una banca finanziatrice aderente a una specifica convenzione firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti (sul sito di Invitalia è presente l'elenco delle banche aderenti al Bonus Turismo 2023).

Come anticipato, l’investimento deve prevedere spese ammissibili comprese, al netto dell’IVA, tra 500.000 e 10 milioni di euro. Il 50% delle risorse stanziate per il FRI-Tur è destinato agli interventi di riqualificazione energetica, mentre il 40% è rivolto alle imprese con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Bonus Turismo: come fare domanda online

Per richiedere il Bonus Turismo è necessario presentare la domanda online sul portale di Invitalia, accedendo alla propria area riservata tramite identità digitale SPID, CNS o CIE personale del rappresentante legale dell’impresa o suo delegato. 

In fase di richiesta, il sistema chiede di allegare obbligatoriamente diversi documenti, tra cui il piano progettuale degli interventi, le asseverazioni di stima dei costi e l’attestazione della delibera di finanziamento bancario. 

Per poter completare la procedura, è necessario disporre di Firma Digitale di tipo PADes o CADes e di indirizzo PEC, da indicare anche in fase di compilazione della domanda. La domanda per il Bonus Turismo può essere presentata fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2023. È bene sapere, in tal senso, che le domande vengono esaminate in ordine cronologico di ricezione.

 

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